Ti interrompono di continuo e la tua pianificazione del tempo va a rotoli? Vediamo intanto un primo aspetto, che ha a che fare con la responsabilità: davvero sono gli altri ad interromperti, o sei tu che concedi loro di farlo? Parto da qui perché a volte quello che ci manca per gestire bene il tempo è dire qualche no.
- Devi davvero leggere e rispondere alle e-mail in tempo reale?
- Devi sempre avere il telefono a portata di mano e rispondere a tutte le chiamate?
- La porta del tuo ufficio deve sempre essere aperta?
Prova a rispondere a queste domande, e soprattutto alla seguente: “Cosa accade se non lo fai?”. A meno che ti occupi di chirurgia d’urgenza, è difficile immaginare che tu non possa avere una quota di tempo a disposizione per fare una riunione indisturbato/a, scrivere un report senza essere interrotto/a, andare alla toilette senza sentirti in colpa! Lo abbiamo detto nel primo articolo su questo tema: la gestione del tempo è soprattutto una questione di approccio. Motivazione, ottimismo, responsabilità e abbandono del perfezionismo sono fondamentali, per sostenerci nell’uso delle tecniche.
Il ready-to-resume plan
Ora ammettiamo che il tuo lavoro sia davvero soggetto a interruzioni non gestibili diversamente, ecco un piccolo strumento che ti aiuterà a non ripartire daccapo tutte le volte: il ready-to-resume plan.
Sembra lapalissiano, ma è stato dimostrato scientificamente: se prima di passare ad una nuova attività, fai un piano scritto di ciò che stai lasciando (fino a che punto sei arrivato/a, cosa rimane da fare, che approccio hai deciso di seguire). Avrai il vantaggio di iniziare la nuova attività senza che la tua attenzione sia ancora impegnata nella precedente, e riprendere il lavoro interrotto sarà più facile.
Se ti pare che sia una cosa scontata, prova a chiederti quante volte lo fai. Spesso le ovvietà sono sotto i nostri occhi, ma non per questo le mettiamo in atto.
La capacità di gestire efficacemente il tempo si può potenziare attraverso il coaching. Contattami per programmare il tuo percorso.
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