Come sopportare il Natale? Non sempre e non per tutti le festività costituiscono un momento di gioia e benessere. Alcuni vivono con disagio questo momento, e possono avere necessità di qualche strategia di approccio mentale per affrontarne la difficoltà.
Perché il periodo delle feste può essere difficile
L’equazione Natale = famiglia, stare insieme, amore, affetti, tenerezza è un’arma a doppio taglio. Può infatti rimandare a vissuti di nostalgia, tristezza o rabbia in chi vive in un contesto che non rispecchia i propri desideri, oppure è solo perché reduce dalla fine di una relazione o da un lutto, oppure semplicemente non può avere intorno a sé le persone care per motivi contingenti (come la distanza).
Le famiglie possono diventare contesti carichi di amore e affetti, ma anche terreno fertile per giudizi, disapprovazione e disistima. Non è scontato dunque che circondarsi dalle persone con cui si condividono legami di sangue significhi attorniarsi di serenità. Avete mai visto il film “Parenti serpenti” di Monicelli, ambientato – non a caso – durante le feste di Natale?
Non va poi dimenticato che il Capodanno, o meglio la fine dell’anno, segna un inevitabile momento di bilancio e di confronto con il passato e che, specialmente per chi è triste, è più facile vedere il distacco da momenti più felici che la possibilità di costruire qualcosa di nuovo per il futuro.
Tutto ciò si colloca in un periodo temporale in cui la maggior parte delle persone è costretta ad una sospensione forzata dalle attività di lavoro e dunque ha più tempo per concentrarsi sui problemi, le delusioni, l’infelicità e coltivare la solitudine.
Quali soluzioni per chi non affronta le feste con piacere
Vediamo qualche atteggiamento da adottare, che possa essere d’aiuto nel periodo delle feste:
- Non sentirsi in obbligo di essere felice, di mostrare gioia, di scambiare auguri con persone che non si desidera sentire. Dare valore a sé e a quello che si preferisce e che si prova. Ogni emozione è legittima e ha diritto di essere ascoltata.
- Concentrarsi sull’oggi e non sul passato, ovvero non fermarsi a pensare a ciò che manca, ma focalizzarsi sul rendere piacevole il presente.
- Programmare il periodo in modo da assicurare che nelle giornate ci sia almeno una di quelle attività che, anche se nulla ha a che vedere con la festa, ci dà piacere. Sia lo sport, visitare una mostra, guardare un film alla televisione, cucinare il proprio piatto preferito, fare una gita. Questo renderà più gradevole anche una vacanza apparentemente “vuota”.
- Farsi un regalo, anche simbolico, per dedicare a se stessi un pensiero d’amore e prendersi cura di sé: chi l’ha detto che i regali devono essere fatti solo agli altri?
- Cercare di frequentare persone amiche, con cui poter condividere anche le emozioni meno gradevoli.
Prendiamoci il lusso di vivere questo periodo come più ci piace: ciascuno ha diritto ad esprimere la propria individualità, al di là delle regole sociali.
Un percorso di counseling psicologico o di psicoterapia può aiutarti a trovare le strategie migliori per affrontare la quotidianità in ogni momento dell’anno. Contattami per definire il tuo piano personale.
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